Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte

266873
Sgarbi, Vittorio 21 occorrenze
  • 2012
  • Grandi Passaggi Bompiani
  • Milano
  • critica d'arte
  • UNIFI
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L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte

iniziata l’esecuzione dei suoi disegni e delle sue pitture in mosaico, e a Pontedera è sorta una parete di centoventisei metri che è un vero e proprio luogo

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, venticinque. Ora mi pare che queste siano delle grandi mancanze, delle grandi assenze dei nostri giorni. Per esempio io, non per vantarmi, insieme a

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Achille Funi, di cui era amica, si fa per dire. E, insomma, si dicevano delle cose opposte sul fascismo a Ferrara. Ed è finita che si gridavano l’un

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’arte del Rinascimento e delle avanguardie, e Carlo Bertelli, grande studioso di arte medievale, che è stato forse il primo storico della fotografia.

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Arcangeli e trasmesso a noi ma che si trasformava con la tensione delle superfici nella pittura vista dal vero, una tensione non vitrea bensì di corpo che

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c’è la diffusione fisica delle loro opere, che, attraverso tanti mercati periferici, arrivano fino ai collezionisti meno danarosi.

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è incontenibile, e non si può neanche dire che la quantità si contrapponga alla qualità, data la varietà e la curiosità delle esperienze. Dunque come

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Gli artisti devono confondersi con il mondo, farsi coinvolgere nella vita, stare sulle pareti delle case e non soltanto su quelle asettiche dei musei

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, dobbiamo cercarne l’identità nell’armonia interna delle sue forme. Di un’opera cubista, per esempio, dovremo intendere quanto sia compiuta, quanto abbia

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chiara consapevolezza della grandezza di questi due artisti, e devo esserne riconoscente a Gianfranco Bruno. Ma delle tante sorprese ed emozioni di quella

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piccola vendetta: mentre gran parte delle mostre d’arte contemporanea sono disertate o frequentate solo dagli appartenenti a circoli ristretti di

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Un percorso lineare, con un fortissimo sentimento delle tradizioni; una ricerca del mestiere al servizio della forma, con il rimpianto di avere

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un artista che non vuole allontanarsi dai volti e dai corpi delle persone conosciute, così come dagli spazi frequentati e abitati della sua città: ma

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Il periodo storico, poi, gli è stato favorevole, avendo consumato tutto il potenziale di pura comunicazione nelle stagioni delle avanguardie e delle

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avanguardie storiche, dalle quali egli non può prescindere, che si manifestano secondo la convenzionale e prevedibile opzione delle provocazioni. L’ansia

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della Francesca: la costruzione, l’impaginazione delle immagini al di là dei contenuti è così impeccabile, così pensata, così razionale, da

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estreme di neodecadentismo, di decadentismo delle avanguardie, ci si mostrava come una sorta di spinta romantica dell’arte ostinata a non voler morire

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e di quanti hanno concepito l’orrida catastrofe delle Torri gemelle a New York. E idealmente ho pensato di partire di qui, perché con l'11 settembre

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, allargarsi, estendersi, come i versi di Whitman. Da questo punto di vista la vastità delle superfici era la componente più significativa dell’impresa

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delle periferie urbane e nulla è più rutilante e fantasioso dei colori dei graffitisti su un muro. Con invenzioni anche di grande fantasia e, in

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Kiefer all’Hangar Bicocca fosse perfino ovvio, e il caso del Leoncavallo e delle sue derivazioni, dalla metà degli anni Novanta in poi, fosse una

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